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I responsabili politici della Banca Centrale Europea (BCE), in risposta all'inflazione in continua diminuzione, sono sempre più fiduciosi in un taglio dei tassi a giugno, anche se non si prevede che sia sostanziale. La scorsa settimana, diversi governatori della BCE hanno partecipato alle Riunioni di Primavera del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e della Banca Mondiale, discutendo i potenziali impatti negativi sui paesi dell'Eurozona e sull'economia globale a causa delle tariffe degli Stati Uniti. Inoltre, gli ultimi dati economici dell'Eurozona riflettono questo fenomeno. Per quanto riguarda l'inflazione, finora non ci sono prove di un deterioramento dovuto alle tariffe. Le fonti indicano che un numero crescente di governatori della BCE ritiene che un ottavo taglio consecutivo dei tassi dello 0,25% il 4 giugno sia una decisione più appropriata. La BCE pubblicherà anche le sue ultime previsioni economiche nello stesso giorno. Tuttavia, i funzionari della BCE rimangono flessibili, in attesa dei dati del mese prossimo prima di prendere una decisione definitiva.

Il secondo mandato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump si avvicina al suo 100° giorno. Il 27 aprile, ora locale, un nuovo sondaggio condotto da ABC News, The Washington Post e Ipsos Group ha rivelato che il tasso di approvazione di Trump nei primi 100 giorni è del 39%, una diminuzione di 6 punti percentuali rispetto a febbraio di quest'anno, segnando il tasso di approvazione più basso nei primi 100 giorni di qualsiasi presidente statunitense negli ultimi 80 anni. (CCTV News)