Una valuta digitale della banca centrale (CBDC) è la forma digitale della valuta fiat di un Paese, emessa e regolamentata dalla sua banca centrale. A differenza delle criptovalute, tipicamente decentralizzate, le CBDC sono centralizzate e garantite dalla piena fiducia e dal credito del governo emittente. Queste valute digitali sono state pensate per fungere come monete legali e sono destinate a fornire un mezzo di pagamento affidabile ed efficiente. Le CBDC mirano a offrire le stesse funzionalità del denaro fisico incorporando i vantaggi delle transazioni digitali, come una maggiore sicurezza e una riduzione dei costi.
Lo scopo principale delle CBDC è modernizzare il sistema finanziario, migliorare l'inclusione finanziaria e garantire la stabilità del sistema monetario. Digitalizzando le valute, le banche centrali possono fornire un mezzo più accessibile e sicuro per condurre transazioni, soprattutto per chi non ha accesso ai servizi bancari tradizionali. Inoltre, le CBDC possono contribuire a ridurre i costi associati alla gestione e al trasferimento di denaro, in particolare nelle transazioni transfrontaliere, che spesso sono costose e lente.
Le CBDC offrono alle banche centrali anche un maggiore controllo sull'attuazione della politica monetaria e sulla stabilità finanziaria. Consentono una trasmissione più diretta ed efficiente delle decisioni riguardo la politica monetaria, oltre a poter contribuire a mitigare i rischi associati alle valute digitali private e ad altre forme di moneta elettronica. Mettendo a disposizione una valuta digitale stabile, le banche centrali intendono promuovere la fiducia e la stabilità del sistema finanziario.
Il concetto di valute digitali delle banche centrali (CBDC) si è evoluto nel corso di decenni. Negli anni '90, la banca centrale finlandese introdusse Avant, una carta prepagata di moneta elettronica, una delle prime forme di valuta digitale. Lo slancio delle CBDC aumentò intorno al 2010 con i progressi della tecnologia blockchain e l'ascesa delle criptovalute come Bitcoin. Nel 2014, la banca centrale cinese iniziò a fare ricerche sulle CBDC, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza del suo sistema monetario.
A metà degli anni 2010, Paesi come l'Ecuador fecero degli esperimenti con i sistemi di pagamento mobile, acquisendo preziose conoscenze sull'implementazione delle valute digitali. Gli anni 2020 hanno visto un rapido sviluppo, con le Bahamas che hanno lanciato Sand Dollar nel 2020, seguite dalla e-Naira della Nigeria e da DCash della banca centrale dei Caraibi orientali . La pandemia del COVID-19 ha ulteriormente accelerato la necessità di sistemi di pagamento digitali ed efficienti.
Lo yuan digitale cinese, o renminbi digitale, è diventato uno dei principali progetti di CBDC, ampiamente sperimentato in varie città. Anche altre importanti economie, tra cui la Banca centrale europea, la Banca d'Inghilterra e la Federal Reserve, hanno intensificato le loro ricerche sulle CBDC. Nel 2024, oltre 120 giurisdizioni, comprese le principali economie, stavano attivamente esplorando o sviluppando le proprie valute digitali nazionali per migliorare l'inclusione finanziaria, l'efficienza delle transazioni e la stabilità monetaria.
Le CBDC sono generalmente classificate in due tipi: all'ingrosso e al dettaglio. Le CBDC all'ingrosso, destinate alle istituzioni finanziarie, sono simili alle riserve delle banche centrali. Queste CBDC facilitano i regolamenti interbancari e la gestione della liquidità, permettendo alle banche centrali di implementare gli strumenti di politica monetaria in modo più efficace. Le CBDC all'ingrosso migliorano l'efficienza dei mercati finanziari, oltre a ridurre i rischi associati alle transazioni finanziarie su larga scala.
Le CBDC al dettaglio, invece, sono progettate per l'utilizzo quotidiano da parte del pubblico in generale, comprese le aziende e i consumatori. Le CBDC al dettaglio possono essere ulteriormente suddivise in modelli basati su token e conti. Le CBDC basate su token funzionano in modo simile al denaro fisico, e possono essere trasferite in modo anonimo tra gli utenti tramite l'utilizzo delle chiavi crittografiche. Le CBDC basate su conti richiedono un'identificazione digitale per accedere e utilizzare la valuta, fornendo un mezzo sicuro e rintracciabile per condurre le transazioni.
La progettazione e l'implementazione delle CBDC possono variare notevolmente a seconda degli obiettivi specifici e del contesto normativo del Paese di emissione. Alcuni possono optare per un approccio ibrido, combinando gli elementi delle CBDC sia all'ingrosso che al dettaglio per soddisfare le loro esigenze e i loro obiettivi specifici.
Sebbene le CBDC e le criptovalute rappresentino entrambe un tipo di valuta digitale, differiscono significativamente nei principi e nei meccanismi sottostanti. Le CBDC sono emesse e regolate dalle banche centrali, rendendole centralizzate e soggette al controllo dei governi. Questa centralizzazione ne garantisce la stabilità e la fiducia, in quanto il valore di una CBDC è garantito dal governo emittente. Al contrario, le criptovalute come Bitcoin ed Ethereum sono decentralizzate e operano sulla tecnologia blockchain, affidandosi ai principi crittografici per proteggere le transazioni e mantenere un registro pubblico.
Una delle principali distinzioni tra le CBDC e le criptovalute è il loro approccio alla privacy e alla regolamentazione. Le CBDC sono pensate per fornire un certo livello di privacy, garantendo al contempo la compliance agli standard normativi, come i requisiti antiriciclaggio (AML) e di know-your-customer (KYC). Questo equilibrio intende prevenire le attività illecite e a proteggere i dati degli utenti. Le criptovalute, invece, danno priorità alla privacy e all'anonimato, consentendo agli utenti di effettuare transazioni senza dover rivelare la propria identità. Questa caratteristica ha reso le criptovalute interessanti per gli individui che cercano una maggiore privacy finanziaria, ma ha anche sollevato delle preoccupazioni sul loro potenziale utilizzo in attività illegali.
Un'altra differenza fondamentale risiede nella stabilità e nella volatilità di queste valute digitali. Le CBDC sono ancorate al valore della valuta fiat del Paese, assicurandone la stabilità e riducendo il rischio di fluttuazioni di valore significative. Le criptovalute, tuttavia, sono note per la volatilità del loro prezzo, influenzata dalla domanda del mercato, dal sentiment degli investitori e dal trading speculativo. Questa rende le criptovalute meno adatte alle transazioni di tutti i giorni, ma più interessanti come asset di investimento.
Per saperne di più: Valuta Digitale delle Banche Centrali (CBDC): una Minaccia per le Crypto?